Nill Forum - Rap shit hip hop underground community

Posts written by Massimiliano Nebuloni

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    CITAZIONE (APEROLGANG @ 25/11/2020, 22:37) 
    Ragazzi gli state facendo i wall text porcoddio questa è una vittoria su tutti i fronti, altro che flop BYL. vivono per sto 3d

    byl pasternak e mister t vivono per sfera e di riflesso per sto 3d, sono arrivati al punto di farmi abbastanza tenerezza povere bestie
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    CITAZIONE (Mister T. @ 25/11/2020, 21:06) 
    >Afferma di non essere per nulla ossessionato
    >Posta Wot che manco chi li ha scritti li ha letti

    è arrivato uno degli altri analfabeti seguaci di sfera :lol:
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    CITAZIONE (denyck @ 25/11/2020, 22:11) 
    Comunque io trovo sempre difficile confrontare album appartenenti a decenni diversi, preferisco scegliere il migliore del decennio per evitare sempre di finire con illmatic o la golden age 90s

    CITAZIONE (Massimiliano Nebuloni @ 25/11/2020, 20:48) 
    CITAZIONE (denyck @ 25/11/2020, 20:20) 
    Nel fare le classifiche sono impedito quindi sparo un paio di nomi.

    Ho sempre preferito east coast, il suo suono sporco, vecchio e cupo.L'immaginario del wu, i sample di pete, la new york di el-p e cage, labor days di aesop, nocturnal degli hs, il jay z fino a the black album, ecc.
    Quindi tralasciando i classici illmatic e obfcl che sono oggettivamente perfetti direi moment of truth e uno tra low end theory e people's instinctive travels degli ATCQ.

    Per quanto riguarda la west cost, il g funk e tutto quel filone non mi è mai interessato più di tanto, quindi dico uno tra Madvillainy, 1st infantry di Alchemist (si possono considerare west coast ?) e To pimp a butterfly.

    Mad Villain è originario di New York mentre Madlib è californiano, l'album che hanno fatto insieme lo considererei un ibrido.

    SI lo so, si chiama mf doom. Madvillain è il nome del duo.

    CITAZIONE (Bilico @ 25/11/2020, 22:00) 
    E poi boh dire il disco migliore è un po' difficile perché ce ne sono tanti fighi, e i migliori sono spesso ben noti per buone ragioni, quindi scrivo due o tre dischi che a me piacciono particolarmente e che vengono cagati un po' meno, così faccio l'hipster. Due per crew, due per costa:

    O.C. - World...Life
    Lord Finesse - The Awakening

    Tha Alkaholiks - Coast II Coast
    Lootpack - Da Antidote

    Poi secondo me sono uscite un sacco di cose simpatiche anche dopo la cosiddetta Golden Age, anzi, musicalmente parlando si sono fatte robe decisamente più complete e complesse, però sì il folklore di quel periodo resta inimitabile.

    Sono legatissimo al disco di lord finesse. Ascoltai Hip 2 Da Game su youtube e rimasi ipnotizzato

    Si volevo dire Mf Doom, il gruppo lo conosco bene sono pure riuscito a farmi autografare l'album anni fa come la peggiore delle groupies :lol:
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    CITAZIONE (denyck @ 25/11/2020, 20:20) 
    Nel fare le classifiche sono impedito quindi sparo un paio di nomi.

    Ho sempre preferito east coast, il suo suono sporco, vecchio e cupo.L'immaginario del wu, i sample di pete, la new york di el-p e cage, labor days di aesop, nocturnal degli hs, il jay z fino a the black album, ecc.
    Quindi tralasciando i classici illmatic e obfcl che sono oggettivamente perfetti direi moment of truth e uno tra low end theory e people's instinctive travels degli ATCQ.

    Per quanto riguarda la west cost, il g funk e tutto quel filone non mi è mai interessato più di tanto, quindi dico uno tra Madvillainy, 1st infantry di Alchemist (si possono considerare west coast ?) e To pimp a butterfly.

    Mad Villain è originario di New York mentre Madlib è californiano, l'album che hanno fatto insieme lo considererei un ibrido.
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    Gli anni 90 sono una miniera d'oro musicalmente parlando, il rap proprio in quel periodo ha vissuto il suo massimo splendore ed è qualcosa riconosciuto da tutti gli amanti del genere.
    Sapere che oggi c'è chi si approccia a questa musica senza conoscere i grandi del passato e di quel periodo fa abbastanza tristezza, ma cazzi loro se non vogliono approfondire.
    Per tornare al post di Hell, Kanye West non mi sentirei di considerarlo a tutti gli effetti della east coast come genere, ha sempre rappresentato Chicago che tecnicamente è North-East (e anche musicalmente ha pochissime affinità con il classico genere "east coast".
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    CITAZIONE (Midnight • @ 25/11/2020, 19:31) 
    Aspetta che lo leggo

    Se ascolti Sfera non mi aspetto che tu sappia leggere.
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    Se parliamo del Queens Nas era ed è considerato ad oggi il più grande rappresentante, i Mobb Deep ci si avvicinerebbero molto di più se non fosse per tutta la merda che Prodigy ha buttato su certi pezzi grossi del quartiere (ed è anche questo il motivo per cui il suo murales nel Queens, a differenza di quello di Nas, da quando è stato fatto è sempre durato poco).
    Però per gli amanti dell'hip hop a cui francamente questi scazzi di quartiere interessano poco o niente, brani come questo sono classici quanto le migliori cose fatte da Nas:
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    CITAZIONE (GunViolence @ 25/11/2020, 17:56) 
    Mi hai frainteso. Mai detto che sono uguali. Però senza Sfera ci saremmo risparmiati tutta sta gente e per me non sarebbe cambiato molto, dato che non ascolto e non mi identifico in nessuno di loro e anzi, trovo che abbiano abbassato ulteriormente la qualità della musica. Era così intrigante il post Salmo. Loro hanno riportato il livello ad "infantile". Con le loro banalità del cazzo spacciate per geniali. Peccato.

    Sono d'accordo, spiegalo a chi come pasternak crede che Sfera e quel disco siano stati una benedizione per il rap italiano :lol:
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    Perché Sfera Ebbasta macina record, ma non farà mai la storia della musica

    I dodici brani che compongono “Famoso” occupano tutte le prime dodici posizioni della classifica di Spotify. Il ragazzo di Cinesello Balsamo gareggerà alla pari con gli americani e se lo sarà meritato, per aver capito prima e meglio di tutti come il meccanismo della pubblicità, dove prima ancora del prodotto viene messo in vendita uno stile di vita, può essere efficacemente applicato alla discografia.

    Ci si aspettava il record e il record è arrivato puntuale: “Famoso” di Sfera Ebbasta, con oltre 16 milioni di stream, è l’album italiano che ha incassato più ascolti nelle prime 24 ore su Spotify. Considerando però che Sfera Ebbasta e Spotify sono quasi coetanei, quindi lo storico dei record è ancora poverello, e che il re della trap, così come si autodefinisce forte dei propri numeri stratosferici, aveva già rotto certe barriere matematiche con il precedente “Rockstar”, non siamo esattamente assistendo ad un miracolo discografico.

    Si sta solo concretizzando pari pari il piano che il ragazzo di Cinisello Balsamo ha in mente da quando si è reso conto dell’enorme riscontro di pubblico ottenuto dalla propria musica, o meglio, dalla propria storia, dalla propria trama. Mentre scriviamo i dodici brani che compongono “Famoso” occupano tutte le prime dodici posizioni della classifica di Spotify. Ma anche questa non vale granché come notizia: Spotify è la piattaforma più ascoltata dagli amanti del genere urban e derivati, solo un paio di settimane fa la stessa identica cosa è successa con il mixtape di Gemitaiz “Quello che vi consiglio”, che è riuscito ad occupare diciotto delle prime diciannove posizioni.

    Solitamente, poi, funziona così: il pubblico ascolta e sceglie quali sono i brani preferiti e quelli restano in top ten per qualche mese. Ma forse è proprio in questo punto che entra in gioco l’algoritmo architettato da Sfera Ebbasta che, come spiega apertamente nel documentario disponibile su Amazon Prime Video che ha anticipato l’uscita del disco, a questo giro punta al mercato globale. Può riuscirci? Certamente. Questo non solo perché accompagnato da un produttore straordinario come Charlie Charles, che è la sua vera forza ed è uno di quei producer che sta contribuendo in maniera decisiva ad una rivoluzione e modernizzazione ed internazionalizzazione del sound del nostro pop, ma anche perché quei limiti, abbastanza evidenti in termini di contenuti, che non permettono e mai permetteranno a Sfera Ebbasta di sfondare il recinto del target che va dalla pre adolescenza all’adolescenza, si diluiscono nel calderone delle lingue, per cui a venir fuori è solo un suono assolutamente in linea con quelli che sono i parametri internazionali.

    Ma queste sono dinamiche artistiche che non basterebbero comunque a far girare il proprio nome nei salotti della trap che conta. Serve qualcosa di diverso, servono le collaborazioni, cavalli di Troia che aprano le porte del mercato estero. Sfera le trova, anche questo nel film dedicato alla sua storia è documentato, riesce a coinvolgere per “Famoso” artisti del calibro di J Balvin, re assoluto del pop/reggaeton, forse in questo momento il cantante più cliccato del pianeta; di Future, considerato il nuovo vate del rap a stelle e strisce; fino a Lil Mosey, fenomeno classe 2002 da 18 milioni di stream mensili, e il genio Steve Aoki, dj e producer americano di origini giapponesi, il più importante intellettuale del genere house, che ha preso e rimodellato a propria immagine e somiglianza riscrivendone di fatto le regole e servendolo al mondo intero su un piatto d’argento.

    Ed è proprio Aoki che nel documentario, forse senza volerlo, ci svela l’arcano mistero; lui non dice che Sfera Ebbasta è bravo e vuole lavorare con lui, lui dice “Ho visto i numeri e voglio farne parte”. Sfera Ebbasta riesce in maniera straordinaria a trascinare tutti dentro la propria storia che viene venduta come quella di chi ha un sogno nel cassetto e dalla propria piccola Cinisello Balsamo, che tra l’altro nei giorni scorsi gli ha dedicato una piazza (solo per qualche settimana), riesce ad arrivare negli Stati Uniti, su quegli schermi di Times Square dove nessun cantante italiano prima di lui era riuscito a comparire, l’ombelico del mondo della pubblicità. E contemporaneamente nelle piazze di tante altre città europee, comprese le capitali della musica globale nel vecchio continente Londra e Berlino.

    Non importa se a New York, comprensibilmente, in tanti si staranno chiedendo chi sia quel ragazzo sugli schermi dalla chioma violacea e la testa rasata e tatuata: Amazon Music lo ha piazzato lì, J Balvin canta con lui, dev’essere forte per forza. Sfera Ebbasta arriverà al mondo intero, questo ormai è certo, e ci arriverà non portando sulle spalle la bandiera italiana come fatto da Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti o Laura Pausini, forti della rappresentanza di una determinata cultura, di un pop (anche nel caso di Bocelli, soprattutto nel caso di Bocelli) facilmente fruibile anche ad un pubblico estero, di un’italianità talmente sfrontata da essere quasi “rifiutata” in patria.

    Sfera Ebbasta metterà la propria musica accanto a quella degli americani, di chi tra l’altro questa benedetta trap se l’è inventata, gareggiando alla pari, come uno di loro. E se lo sarà meritato, per aver capito prima e meglio di tutti come il meccanismo della pubblicità, dove prima ancora del prodotto viene messo in vendita uno stile di vita, può essere efficacemente applicato alla discografia.

    Il sogno di cui parliamo infatti non è quello di alimentare quel fuoco che brucia nel cuore e nello stomaco di un artista, di una persona che ha qualcosa di essenziale da dire, qualcosa troppo più grande di lui per restare rinchiusa dentro i confini dell’anatomia umana. No, il sogno è diventare, appunto, famoso, il più famoso, sapendo che l’essere famoso porta soldi e donne, simboli del successo che, proprio in virtù di questo, possono essere sperperati e trattati con deplorevole sufficienza. E per farlo, per raggiungere quell’obiettivo, ha bisogno di una notevole quantità di pubblico, di persone che lo supportino e credano in lui, non in quello che dice, nel suo valore, ma proprio in lui, che credano che lui sia effettivamente un artista. Nella maggior parte dei casi minorenni, spesso molto minorenni, ragazzini che fanno numero ma che non hanno la minima idea di cosa sia un artista, né cosa faccia per vivere un artista.

    Sfera Ebbasta, a scanso di equivoci, non è un artista, perché anche il numero con più zeri del mondo non fa necessariamente di te un artista, lo share non ti trasforma in Mozart, né in Bob Dylan, ma nemmeno in Nino D’Angelo; Sfera Ebbasta sa atteggiarsi come un artista, sa vivere e comunicare perfettamente l’utopia 2.0 di un’intera generazione, sa regalare l’illusione (di questi tempi pericolosamente reale) che ad oggi si può riuscire a diventare ricchi e famosi con la musica senza saper fare musica.

    Gionata Boschetti infatti, come si evince chiaramente dalle riprese del suddetto documentario, senza l’ausilio dell’autotune, non azzecca una sola nota del pentagramma, anzi, la sua voce risulta anche piuttosto sgraziata; non affronta alcun tema sociale, politica, diritti dei lavoratori, violenza su donne, uomini, bambini, animali, neri, gialli, rossi, biondi, pelati, niente, il nulla assoluto; nessuna capriola mortale stilistica, nessuna introspezione, nessuna illuminazione, niente che stimoli il ragionamento, niente che punti ad arrivare nelle orecchie di qualcuno per renderlo alla fine del brano una persona più ricca di quella che era tre minuti prima (perché a quattro minuti di brano, in quattro dischi, ci è arrivato solo tre volte).

    Parla tanto di soldi e donne con le quali va a letto, wow, niente che non abbiamo già sentito, in una versione decisamente più cool e rock, da leggende che, comunque, nel frattempo, trovavano anche il tempo di fare della musica immortale, rigenerante, significativa; personaggi che erano leggende in quanto musicisti, non musicisti in quanto leggende, nella musica se cambi l’ordine degli addendi il risultato cambia eccome.

    https://www.agi.it/spettacolo/musica/news/...usica-10413410/
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    Per me è veramente difficile se non impossibile scegliere solo un album, perché tra gli anni 80 e 90 ne sono usciti troppi che si possono considerare veramente delle pietre miliari.
    Ad esempio di Ice Cube non riuscirei a sceglierne solo uno e anche il suo migliore non mi sentirei di dire che è meglio di Chronic di Dr.Dre o Doggystle di Snoop o Regulate di Warren G, così come per la East Coast come potrei scegliere Ill Matic di Nas e laciare fuori 4,5,6 di Kool G Rap e Ready To Die di Biggie? Senza dimenticare la miriade di tutti gli altri dischi usciti che a loro modo si possono considerare tra i migliori di entrambe le "coste". Per rendere il tutto più interessante secondo me sarebbe meglio espandere il discorso a best of di entrambi i generi.

    CITAZIONE (TRAPANOFFICIAL @ 25/11/2020, 19:14) 
    a east non trovo niente che toppi illmatic, ci sono dischi grandiosi come hard to earn, ready to die o obfcl ma francamente il talento che ha nas nel dipingere new york è troppo, è troppo sei poi lo si abbina a quelle produzioni che ti buttano proprio nel mood "mimetica e timberland sotto le palazzine di mattoni in una giornata fredda ma col sole"
    dall'altra parte mi verrebbe facile dire the chronic ma forse sarebbe un giudizio dettato più dalla storicizzazione di quel disco, per me gkmc è proprio over anche se chiaramente se pensi alla west pensi al gfunk e nel disco di kendric non c'è n'è

    Hai ragione su Nas, ma è una considerazione che si può fare anche ascoltando i primi dischi dei Mobb Deep o che ne so, i Das Efx. I gruppi e singoli rapper degli anni '90 erano praticamente quasi tutti di una qualità tale che ogni uscita discografica era una bomba e di dischi mediocri se ne sentivano proprio pochi, c'è da commuoversi a pensare a quegli anni.
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    Secondo me superiore anche a Zero Stress
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    Anche di neffa e i messaggeri della topa
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    CITAZIONE (pasternak @ 25/11/2020, 15:58) 
    non c'è bisogno di essere groupies, se il livello di chi hatera è questo si risponde in scioltezza.

    Come dice Jamil, "mandatemi qualcuno di serio"

    Se chi critica viene considerato un hater allora significa essere groupies, ma puoi anche non ammetterlo e continuare a cantartela e suonartela come fai da giorni ormai per difendere l'indifendibile. Basterebbe leggere il mare di stronzate che hai scritto su Sfera per non prenderti seriamente, poi citi Jamil ed è ancora più semplice :lol:
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    Un regalo a Pasternak, Mister T, With e tutte le altre groupies di Sfera (non toccatevi troppo che poi diventate cechi)
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    CITAZIONE (With @ 25/11/2020, 15:36) 
    CITAZIONE (Massimiliano Nebuloni @ 25/11/2020, 15:23) 
    CITAZIONE (Bilico @ 25/11/2020, 13:59) 
    Pare che Massi già lo abbia incontrato BYL, ma in quell'occasione è stato muto e ha fatto pippa.

    Lo so che anche tu sei uno di quelli che si diverte da matti a inventare cazzate, ma se proprio devo dirla tutta le uniche volte che ho avuto la sfortuna di incontrarlo era lui quello che non spiaccicava una parola perché nell'ambito in cui ci si è visti quelli che potevano parlare erano solo i suoi capi :lol:

    CITAZIONE (With @ 25/11/2020, 14:02) 
    Ci stanno queste liti a 15 anni

    Chi litiga qua dentro sono solo le groupies di Sfera, che se non hanno 15 anni anagraficamente sicuramente li dimostrano tutti cerebralmente.
    Rientri anche tu in questa fascia d'età chicco?

    CITAZIONE (BYL. @ 25/11/2020, 14:04) 
    Ma raga coi pisciaturi da forum non ci voglio avere a che fare, la sua è una vita insulsa, piena di frustrazioni, qui trova la pace interiore insultando chi probabilmente in passato gli ha voltato le spalle, fatelo sfogare, alla gente così bisogna solamente compatirla.

    Ammetto chiaramente che vederlo impazzire sempre di più è bellissimo.

    Vedo che l'avere scoperto le foto su INSTA dove ti sei dimenticato di rimuovere il liquido seminale di Ciro e Shablo ti sta facendo schiumare dalla rabbia :lol:
    Vai a guardare le visualizzazioni del nuovo video del tuo Sfera che crescono, solo così ti puoi consolare.

    Stai troppo male comunque 😂 non è possibile. A quando il prossimo account?
    Questo è già stantio

    Ok chicco
365 replies since 27/10/2020
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