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.Video
Venuto a conoscenza solo ora, non sò se sarà una specie di documentario alla Numero Zero o cosa, comunque và in proiezione in anteprima venerdì 16 ottobre 2015 presso il Cinema Avorio a Roma.
www.streetopera.it
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Quindi l'unica possibilità che ho di vedermelo è in streaming?
Sempre se esce?
Bella merda.. -
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Già, non sò perchè quando escono ste robe, c'è sempre qualche problema di distribuzione o comunque fanno solo degli spettacoli esclusivi. (che molto spesso dalle mie parti non esistono).
Probabilmente perchè sono prodotti indipendenti.. -
Bloodclat .
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Già, non sò perchè quando escono ste robe, c'è sempre qualche problema di distribuzione o comunque fanno solo degli spettacoli esclusivi. (che molto spesso dalle mie parti non esistono).
Probabilmente perchè sono prodotti indipendenti.
Beh non è che siano strafilmoni fatti per trarne profitto, non si hanno i soldi per permettere che vengano distribuiti al The Space, fanno uno spettacolo speciale in un cinema underground e al massimo puoi comprare le copie in dvd, perchè? C.R.E.A.M.. -
.Già, non sò perchè quando escono ste robe, c'è sempre qualche problema di distribuzione o comunque fanno solo degli spettacoli esclusivi. (che molto spesso dalle mie parti non esistono).
Probabilmente perchè sono prodotti indipendenti.
Beh non è che siano strafilmoni fatti per trarne profitto, non si hanno i soldi per permettere che vengano distribuiti al The Space, fanno uno spettacolo speciale in un cinema underground e al massimo puoi comprare le copie in dvd, perchè? C.R.E.A.M.
Beh certo, c'hai ragione, fatto sta che è un peccato.. -
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Il rap italiano in "Street Opera", il regista: "Un ritratto impressionista"
Nel film presentato in Alice nella città è racconta artisti di momenti storici diversi: Celestino, Danno, Tormento, Gué Pequeno e Elio Germano con le Bestierare
LA FESTA di Roma parte rap. Ogni rassegna di cinema ormai schiera un documentario musicale: a Cannes c'era Amy (sulla Winehouse) a Venezia Janis (sulla Joplin). In attesa di Junun, viaggio indiano di Paul Thomas Anderson con Jonny Greenwood, domani è di scena all'Auditorium Street opera, viaggio nell'hip hop italiano attraverso artisti di momenti storici diversi: Celestino, Danno, Tormento, Gué Pequeno e Elio Germano con le Bestierare. Presentato nella sezione Alice nella città, Steet opera (nelle sale a fine anno) è firmato da Haider Rashid, regista fiorentino di origine calabro-irachena, classe 1985. "Da piccolo il rap era una via di fuga, lo vivevo da solo. Ora ho scoperto che si tratta di una realtà parallela vissuta da migliaia di persone. Ho seguito i rapper in tour per due anni. Poi abbiamo scelto un concerto per ciascuno di loro". Prosegue: "L'idea era un ritratto impressionistico degli artisti più amati. C'è un legame forte tra i fatti politici e sociali dell'Italia nel ventennio 1994-2004 e l'evoluzione del rap. Il rap è passato da musica di strada a musica di massa. Nei loro testi c'è molto di quello che è successo in questi anni". Danno è il "duro e puro", il più importante rapper underground in Italia "vive nei centri sociali per scelta ", spiega il regista, ha saputo crearsi una carriera ventennale senza mai sfociare nella musica industriale: "Lo facciamo peché il nostro nome deve essere scritto nel libro de rispetto di questo gioco", dice Danno.
Clementino, il "pulcinella del rap" invece è partito dai centri sociali: oggi è un cantante per le masse ma cerca ancora di raccontare l'immigrazione". Tormento era famoso negli anni Novanta con i Sottotono, ha venduto centinaia di migliaia i dischi poi è tornato nell'underground "è il "professore" del gruppo immerso in una ricerca musicale costante". Il milanese Gué si è concentrato fin dall'inizio sul successo di massa "vuole i soldi e lo rivendica. È espressione diversa dell'Italia, quella materialista, e gioca sul farsi odiare. Ne subisce il pregiudizio, si è chiuso nel personaggio, ma è gradevole e preparato ". Nel film ci sono anche i genitori, di Clementino e di Gué, la coppia di ex attori amatoriali in ansia perenne e quella che invece ha saputo lasciare al figlio libertà di scelta. Ma l'altro protagonista è il pubblico. "Volevo la sua presenza in un dialogo costante con gli artisti. La condivisione è l'aspetto più importante. Come racconta bene Germano. Gli credo quando dice che l'arte non è riempire una scatola ma sfondarla. Lui e le Bestierare suonano senza vendere dischi, hanno un pubblico fedele che li segue. È la cosa più vicino alla cultura hip hop".. -
Gold Jok3 .
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Celestino . -
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Bomba, ieri ho visto la prima, DANNO IMMENSO! .
Street Opera - Il film (topic ufficiale)con Clementino, Guè Pequeno, Tormento, Danno, Bestierare |
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