Martinez & Tobe - Fuori Di Casa Feat. Roman & Eddy Virus [TESTO]

Martinez & Tobe - Entri O Esci Mixtape (2013)

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    ~ Ho imparato da chi n'ha saputo starmi a fianco, ho imparato che non ha voluto starmi a fianco.
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    Martinez & Tobe - Fuori Di Casa Feat. Roman & Eddy Virus [TESTO]



    Martinez:
    Sembra che in mezzo al business sto alle Hawaii.
    Un telone con sopra scritto "The born die"
    Una speranza di luce la vedevo, anche negli occhi di Luca quando fumava Liberty Haze
    Questo gruppo è la morte di gioventù, cresciuta con i massaggi, messaggi della tv.
    Lontana da quella di mio padre, stavan sempre giù
    in strada non importava quando tornavano su.
    Non abbiamo conosciuto, nè guerra nè fame, ma abbiamo mischiato il sangue del cuore, con il
    catrame.
    Cresciuti in una città, come in una grande cella,
    stanchi di una realtà faticando nel vederla.
    col rosso da tutti i posti, in cui i divieti perforano i sogni,
    aumentano ansia e concentrazione
    buttata nel vuoto, ed i rimango in cielo, svuotato così, come fumo che disperde nell'aria, il senso
    del fuoco.
    Tu perdonami ciò che vedo è lontano da te, tutto quello che vedo, vedi, è lontano da te, ma
    (ma) Forse sono rimasto l'unico a crederti, prendi una sedia, vieni al mio tavolo, siediti.

    RIT. Eddy Virus:
    Giorni in cui vivevo fuori di casa, fuori di qua, telefono spento, e facevo preoccupare mamma,
    e papà che si rivedeva in me a quell'età, rideva sapendo quanto stavo bene in realtà.
    Se guardo su penso ai giorni che non torneranno più, gli anziani ci chiamano con disprezzo
    la gioventù, e papà sa, che qualsiasi cosa accada, per strada mi sento a casa.

    Tobe:
    Sale la rabbia, dentro un caccia che bombarda.
    In strada ........ (?)
    E l'ansia che comanda, smanda cardio palma, non mantengo la calma, voglio l'ombra
    di una palma, su di un'isola calda.
    Ma non c'è modo di ottenere pace.
    Se qua si compie una strage, finisce che il mondo tace,
    4 Lettere, chiuse in buste d'antrace, date a chi non premia rapper, com'è fatto ma solo se piace.
    Se sei tra loro allora gira alla larga, se non ne puoi più allora girala larga,
    e poi viaggia, prima,
    dagli occhi secchi di lacrime, ora secchi di lacrime per i pugni di sabbia.
    Grazie alle retini, retine....(?) bruciate,
    Voi manco sapete chi siete, che già vi buttate, con odio su di noi, e giudicate, quale poeta,
    vate (?) prendo a baionettate. E non mi importa se ti senti meglio, se ripeti, tipo che rasenti
    il tedio,
    forse è meglio che il tuo pezzo lo risenti meglio, e al tuo indice d'ascolto alto alzo il
    medio.

    RIT. Eddy Virus:
    Giorni in cui vivevo fuori di casa, fuori di qua, telefono spento, e facevo preoccupare mamma,
    e papà che si rivedeva in me a quell'età, rideva sapendo quanto stavo bene in realtà.
    Se guardo su penso ai giorni che non torneranno più, gli anziani ci chiamano con disprezzo
    la gioventù, e papà sa, che qualsiasi cosa accada, per strada mi sento a casa.

    Roman:
    In quel parchetto ci ho passato, 5 anni buoni. (ORA) So riconoscere i bastardi, finti e traditori.
    In fissa con le tag,non c'era sta moda swag,nelle cuffie solo rap,erano tempi migliori.
    In tasca 2 e 80, diretto agli ottanta, dammi la bombola più scrausa, qua la fetta (?) è tanta,
    l'importante era spaccare tutto quanto. La mano fredda, senza guanto, dentro mi rendeva
    caldo. Intanto Carlo iniziava i suoi giri sporchi, T'eri fatto due tiri, fatteli belli forti.
    I primi joint corti, i primi lotti, per poi piegarsi a terra e rider come porci,
    lacrime sugli occhi.
    Non mi dimentico, di quello che ho passato, la notte, sotto a quei palazzi, sembravo
    mercato mignotte, da dimenticare,
    che ho dimenticato, come chiavi dentro casa,
    ma che non ho più trovato.
    Sai (già) tutto questo non ritornerà, per questo mi sono
    messo a ricordarlo e fra, 5 anni riascolterò questo pezzo, magari sarò più vecchio,
    ma dentro sai che felicità.

    RIT. Eddy Virus:
    Giorni in cui vivevo fuori di casa, fuori di qua, telefono spento, e facevo preoccupare mamma,
    e papà che si rivedeva in me a quell'età, rideva sapendo quanto stavo bene in realtà.
    Se guardo su penso ai giorni che non torneranno più, gli anziani ci chiamano con disprezzo
    la gioventù, e papà sa, che qualsiasi cosa accada, per strada mi sento a casa.


    Edited by suonitrairumori - 29/12/2013, 22:04
     
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