Juve a Fort San Paolo Non ci vince dal 2000

I bianconeri non passano a Napoli da 11 anni: da quando gli azzurri sono tornati in A, 4 gare e 4 vittorie dei padroni di casa. L'ultima sfida vinta dai torinesi decisa da Del Piero, la tripletta di Cavani ha deciso la partita dello scorso anno

Nella capitale della scaramanzia, Edinson Cavani può prendere a calci pure quella. L’anno scorso l’ha fatto: erano dieci anni che la Juve non vinceva al San Paolo, all’epoca gol decisivo di Del Piero che però va in panchina. E la serie non si rompe, il Napoli vince 3-0, li fa tutti Cavani di cui il terzo, un’enigma in acrobazia sviscerato poi giorni interi per capire con che parte del corpo l’aveva presa, appena due minuti dopo l’ingresso in campo di Ale. A vederla in numeri, insomma, la partita di stasera dice bene al Napoli. Nello specifico: dal colpo di Del Piero datato 2000 (1-2, il primo lo segnò Kovacevic), la Juve al San Paolo (6 partite) non ha più vinto. Anzi, da quando il Napoli è tornato in A, è sempre uscita con le ossa rotte: 4 gare, 4 sconfitte. Il dato globale parla di 26 successi campani su 75 precedenti.

Pistole cariche — I numeri danno fiducia pure all’attacco di Mazzarri. Dove le sue tre stelle avranno anche fatto due gol in tre nell’ultimo mese, ma quando vedono bianconero sanno scatenarsi. Ok per la tripletta dell’anno scorso del Matador, ma Hamsik e Lavezzi hanno entrambi segnato nelle due precedenti sfide in Campania. Lo slovacco poi ha nella Juve (al pari di Palermo e Roma) il suo bersaglio preferito: in carriera gliene ha già rifilati quattro. Qui però la bilancia è in pari perché dall’altra parte c’è Matri che si diverte a segnare al Napoli: quattro pure per lui, tra cui anche il primo in serie A nel 2007.



si segna spesso — A prescindere dagli autori, comunque, contro la Juve il Napoli non si fa problemi a buttarla dentro: l’ultima gara a secco risale al marzo 1997, finì 0-0. Nelle ultime undici partite interne, poi, solo la Fiorentina gli ha tarpato le ali, per il resto sono 18 gol in 10 gare. Un bell’amuleto statistico ce l’ha lo stesso Mazzarri, che non perde contro la Juventus dal 2006, quando allenava la Reggina. La striscia parla di 3 vittorie e 5 pareggi, e contando il calibro dell’avversario non è roba da poco. Un successo stasera non solo farebbe salire il conto, ma sarebbe anche il centesimo in serie A della sua carriera. Uno lo centrò, con il Napoli a Bergamo per 0-2 il 6 gennaio 2010: l’Atalanta la allenava proprio Conte, che il giorno dopo si dimise.

Europa — Il tecnico della Juve dice che gli impegni europei non rallentano la marcia del Napoli in campionato. Pure questo cifre alla mano è vero, anzi dando un’occhiata agli scalpi che mette in bacheca si può dire che la Champions il Napoli lo gasa: dopo il pareggio di Manchester, ha stracciato il Milan; ha battuto il Villarreal, e poi ha passeggiato a San Siro contro l’Inter; pareggio all’andata col Bayern, punticino a Cagliari e tre giorni dopo 2-0 senza stress all’Udinese. Ecco, questa è l’unica vittoria del Napoli nelle ultime sei partite, giocate peraltro a un ritmo da basket Nba. Qui il dato non è accomodante, e l’avversario di oggi neppure.